Aiuti Umanitari in Istria e Croazia
La prima missione all’estero a 18 anni appena compiuti. Mi ero ripromesso che se fossi stato promosso quell’anno avrei partecipato alla missione organizzata dalla SOS Sesto San Giovanni, la locale Protezione Civile e la società Promelit che da tempo avevano stabilito un ponte tra Sesto San Giovanni e il campo Profughi di Pula.
Lo scopo di questo viaggio era quello di portare un intero camion e un furgone di pacchi famiglia preparati su misura delle esigenze delle persona rifugiate presso il campo profughi. Il lungo viaggio prevedeva l’arrivo a Pula della nostra autocolonna (il camion, su cui viaggiavo come passeggero, il furgone Promelit con il personale e un furgone merci), una notte di sosta ospiti della struttura per poi raggiungere un’altra destinazione in Croazia e rientrare a Sesto San Giovanni.
Un lungo viaggio su strade appena percorse dalla guerra, check point con personale armato non sempre felice di vederci arrivare. Difficile da dimenticare il momento in cui entrammo nel campo con decine di ragazzi urlanti felici di veder tornare i loro amici della protezione Civile.
Delle foto analogiche che ho una è appesa da sempre in casa mia, indosso delle scarpe da ginnastica nuove che lasciai fuori dalla tenda e ovviamente non ci rimasero a lungo. Imparai che ero in un campo profughi a cui mancava tutto, tornai con una scarpa senza suola e una “normale” donate dal campeggio/campo profughi.
Finita la guerra ci tornai come viaggiatore, chi lo gestiva si ricordava ancora di me (ridendo) e fu bello arrivarci da civile a scoprire quel mare e quelle coste che ai tempi facevano invidia alla Sicilia
La croazia da allora l’ho amata e rivisitata più di 10 volte andando alla scoperta di tutti i Parchi Nazionali e i luoghi nascosti incredibilmente belli che ha da offrire.